The Walking Dead 05X03: "Four Walls and a Roof" (USA, 2014)
con le mani in pasta di Scott Gimple e Robert Kirkman
episodio diretto da Jeffrey F. January
con Andrew Lincoln, Michael Cudlitz, Sonequa Martin-Green, Lawrence Gilliard Jr., Andrew J. West, Chad L. Coleman, Danai Gurira, Chandler Riggs
E insomma, è andato tutto come doveva andare, ci hanno servito un altro episodio che rielabora in maniera intelligente, adattando alle necessità della serie TV, quanto era stato raccontato dai fumetti e abbiamo chiuso con la faccenda Terminus, direi stavolta in maniera abbastanza definitiva e alla faccia dei tentativi di depistaggio a base di attori apparentemente ingaggiati per una stagione intera. E abbiamo pure visto che razza di badassoni sono diventati un po' tutti i personaggi del cast, con Rick che prende a coppini Gareth come se non ci fosse un domani, gli serve un paio di risposte da Oscar della trollata e ci regala poi un'esecuzione da macellaio. Certo, non si arriva ai livelli truci che quella scena toccava nel fumetto, ma insomma, ci possiamo accontentare. In tutto questo, è bello anche vedere che ci sono state risparmiate le solite manfrine da "Oddio cosa siamo diventati!": pure chi mostra di non amare particolarmente l'evoluzione della faccenda ne comprende la necessità e se ne sta zitto, anche perché forse non è il caso di mettersi a discutere con gente tutta sporca di sangue che ha appena frantumato la testa a un po' di persone.
In tutto questo fa eccezione Tyreese, che giustamente vede il nuovo arrivato Gabriel a rischio di fregargli il ruolo di piangina del gruppo e rilancia con tutta una nuova serie di motivi per fare il tenebroso lamentoso. Anche se bisogna ammettere che la scena della coltellata è bella, via. Nel complesso, comunque, di nuovo un'ottima puntata, che ci offre fra l'altro il respawn della spada di Michonne, sembra voler dichiarare ancora una volta che quest'anno non c'è l'intenzione di tirar troppo per le lunghe le varie faccende in corso (ma alla prossima puntata scatta il #credici, temo) e con cui ho alla fin fine un solo problema. Quale? Beh, se il motivo per cui ad Abraham si chiude la vena sul collo è che Eugene è in pericolo, perché partire lo stesso, nel momento in cui il pericolo è stato disinnescato? OK, alla fine lui vuole comunque andare, quindi, una volta lanciata la cosa, non si tira indietro, ma insomma, puzza un po' di pretesto forzato perché gli autori avevano bisogno di separare il gruppo ed erano divertiti dall'idea del "Ah, se avessero aspettato solo qualche ora in più!"
In compenso, vedere Glenn e Maggie che si allontano dal gruppo significa comunque ripescare in qualche maniera uno spunto visto a suo tempo, per quanto in un contesto diverso, anche nei fumetti. A proposito: adesso ci si stacca brutalmente, dai fumetti, o quantomeno questo suggeriscono il finale della puntata, il trailer della prossima e i titoli di quelle immediatamente successive. Magari sovrainterpreto, ma ho idea che buona parte di ciò che vedremo da adesso alla pausa di metà stagione sarà dedicata alla gente tutta matta che ha rapito Beth. E si manifesterà quindi, di fondo, quel tirarla per le lunghe che fino a qui è stato accuratamente evitato. Sbaglio? Speriamo. Vedremo.
La butto lì: possibile che Sasha vada a sostituire Andrea non solo negli eventi di questi due episodi ma anche nel diventare la cecchina badass del gruppo?
2 commenti:
No dai....Sasha come Andrea del fumetto, no. Spero di no.
Ovviamente è una sparata un po' a caso, però di fatto in questi due episodi è stata usata al posto di Andrea e l'abbiamo vista indurirsi. :)
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