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8.11.13

La mia Games Week, però a Parigi


Ho vissuto a Milano per trent'anni e al massimo mi organizzavano lo SMAU. Toh, quando ero piccolo, alla fiera campionaria di aprile (era ad aprile? Io mi ricordo che era ad aprile) c'era la sezione sala giochi con tutti gli ultimi coin-op. Me la ricordo come una cosa molto fica. Andavo in fiera solo per quello. Ma sto divagando. Dicevo, vivo a Milano per trent'anni, al massimo lo SMAU. E il SIM Hi-Fi! Poi, nel 2011, vado a vivere a Monaco di Baviera e SUBITO organizzano a Milano la Games Week. No, dico, qui c'è chiaramente del trolling. Fatto sta che, per un motivo o per l'altro, in questi tre anni non è mai capitato che me ne tornassi a Milano per l'occasione e quindi non ho la minima idea di come possa essere, 'sta Games Week. Non sapevo neanche che la facessero in città e non alla fiera fuori... ma sono matti? Ho visto qualche foto, ho visto qualche filmato, ho letto della mandria di bufali che distrugge lo stand Activision e finita lì. In compenso, quest'anno, sono stato alla Games Week di Parigi, che si è tenuta la settimana successiva a quella italiana, nello stesso polo fieristico che ho visitato durante il mio primo weekend da parigino, per la nippo-fiera.

E quindi, come m'è parsa, 'sta Games Week parigina? Beh, come detto, non ho modo di far paragoni, al di là del fatto che, a quanto mi dicono, pure qui Activision ha fatto la manovra del regalo di Call of Duty ma, pur con un forte assalto e pur col fatto che i francesi mi sembrano "fare la fila" esattamente come gli italiani, non dovrebbero esserci stati morti e dispersi. Posso però descrivere quel che ho visto. La fiera si svolgeva da mercoledì a domenica. In realtà martedì c'era la giornata per la stampa, a cui sarei potuto andare, ma mi ero distratto e non me ne sono accorto. Sono quindi andato mercoledì, nella speranza che non ci fosse troppa gente e fosse ancora vivibile. Lo era, in effetti, ma con un paio di note a margine. Di gente ce n'era a valanga, ma non sufficientemente a valanga da impedire di muoversi in giro senza problemi. Anzi, si respirava tranquillamente. Poi, certo, se avessi voluto provare dei giochi, mi sarei dovuto sucare le file. Ma non mi interessava provare giochi, quindi a posto. L'altra nota a margine riguarda il fatto che in realtà gran parte della valanga di gente stava seduta a seguire i tornei. Una roba impressionante, spalti dappertutto, tornei dappertutto, gente dappertutto seduta a guardare. Ma tanta, eh! Il che è ottimo, perché la gente seduta, ovviamente, non va in giro a sudare e sgomitare. In tutto questo, devo dire che è stato bizzarro girare per la fiera solo per il piacere di starmene un po' lì a guardarmi intorno, curiosare, vedere come fosse composta, senza essere minimamente interessato a provar giochi, far code, interviste, appuntamenti, ansia di dover dare copertura su qualche sito o rivista. Credo sia la prima volta che mi capita di visitare una fiera di videogiochi con questo spirito da, boh, quindici anni. È rilassante. Mi sono fatto i miei giri, ho curiosato, ho spulciato le bancarelle dei negozi, mi son fermato a chiacchierare un'oretta col Mazzega, tanti saluti, è stato bello. Fra l'altro, il posto è ottimamente servito da metropolitane e tram. All'andata in metro, al ritorno in tram, tutto molto comodo e rilassante. bello.

Le dimensioni non ho idea di come siano in rapporto a quelle della Games Week italiana, ma devo dire che - pur non essendo forse paragonabile alle fiere di settore che visito per lavoro - m'è parsa grande e abbondante, piena di roba, con spazi molto ampi (azzardo: il doppio o il triplo rispetto alla nippo-fiera di cui sopra, ma sto sparando a caso). La mia visita è iniziata entrando completamente a caso nella porzione più tranquilla della fiera, quella priva di bordello. In quest'area si trovano tutta la parte dedicata ai bambini (Skylanders come se piovessero), una sezione sugli sviluppatori francesi, dai più piccolini a gente grossa come Nadeo, qualche posto che vende cibarie, tutta la parte dedicata al retrogaming, una libreria che vende un sacco di roba fichissima che ti fa venire voglia di imparare il francese e poco altro. Ovviamente è la mia parte preferita della fiera. Agevolo qualche foto a caso.

I giochi della Francia, lì a destra.

La zona con le vetrinette che ti fanno commuovere.

Tabbellone di Bomberman in dieci! Raduno!

E il resto? Eh, il resto è la parte più chiassosa, fracassona e che alla fine mi interessa relativamente visitare, magari anche perché mi ricorda troppo di più quando alle fiere ci vado per lavoro. Comunque, in sostanza, è la parte noia. E infatti, al riguardo, non ho molto da dire, se non mettere in fila un po' di fotografie brutte con cose stupide scritte sotto.

 Primo impatto.

 WTF?
Ecco, questa cosa qua sopra è fica e si merita due righe. In pratica, diversi provider di internet, telefono e derivati, oltre a internet, telefono e TV, propongono anche videogiochi. Pure io, col mio decoder/router/whatever, ho trovato un gamepad. Ora, non che la cosa mi interessi particolarmente, però, per dire, Orange, nella sua offerta, include, fra le altre cose, un po' di roba da retrogaming, PES 2014 e Rayman Legends. O almeno questo mi sembra di aver capito. Beh, buttalo.

 Zona Nintendo.

 Super torneo di Mario Kart 7, la folla si esalta.

 Spalti griffati Namco Abbandai per...

 ... il torneo dei cartoni animati che si menano, ovviamente.

Zona Sony.

 Zona Microsoft.

 Zona Just Dance.

 Zona echer.

 Zona donne e motori gioie e dolori.

 In gabbia con Battlefield 4.

 Su le mani!

 Il torneo di Need for Speed.

Il tablet col pad attorno. O il pad col tablet in mezzo. O qualcosa del genere.

La poltrona che tutti vorremmo avere in salotto.

 Il torneo di... qualcosa. League of Legends? Boh. Comunque, notare i due cronisti.

 Il mondo in attesa delle finali ESWC di FIFA e una qualche roba di gente che si spara.

 L'onnipresente anello Bethesda.

Whatever.

La gente di Bungie che abbraccia i fan in un tripudio di amore maschio.

Quelli di Jeuxvideo.com che fanno la superdiretta dalla fiera, con gli ospiti.

E niente, tutto qua. In sostanza, tornei, tornei dovunque, tornei piccoli, tornei grossi, tornei enormi e tornei enormi coi cronisti che berciano nel microfono trasmessi in filodiffusione, tornei che escono dalle fottute pareti, tornei, tornei, tornei. A Milano era così?

E buon fine settimana a tutti!

3 commenti:

No, grazie al cielo no. Ci mancavano i tornei, ci mancavano. Però tutte le demo station di BF4 e Ghosts erano linkate, e fondamentalmente ci potevi giocare solo online/multy con altra gente che ti rastrellava fortissimo. Un po' un torneo sui generis.

Che, tra l'altro, chissà che piacere provare una roba in questo modo, con due o tre pro che ti gankano ad libitum e tu che non riesci neanche a valutare la texture del fucile. Figurarsi la balistica...

Beh, allora a 'sto punto meglio il torneo da una parte e la gente normale dall'altra, no?

Indubbiamente... ma che ci vuoi fare.

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