Agents of S.H.I.E.L.D. 01X07: "The Hub" (USA, 2013)
creato da Joss Whedon, Jed Whedon, Maurissa Tancharoen
episodio diretto da Vincent Misiano
con Clark Gregg, Brett Dalton, Chloe Bennet, Iain De Caestecker, Elizabeth Henstridge
È chiaro fin dalla prima puntata che questa serie sta pagando i classici problemi di tutte (o quasi) quelle che iniziano senza conoscere il proprio destino e vanno avanti un po' a braccio, scoprendo in corsa quanti episodi dovranno essere per la stagione e mettendosi pian piano in carreggiata. O magari sono io che sovrainterpreto, ma l'impressione è nettamente quella. In questo senso, fa piacere vedere che con calma sta venendo fuori una certa struttura di fondo e si stanno portando avanti due discorsi paralleli. Da un lato, quello dell'organizzazione rivale (A.I.M.? Hydra? Il club delle Giovani Marmotte?), dall'altro quello del conflitto interno fra la squadra di Coulson e l'organizzazione dello S.H.I.E.L.D., che fa un po' venire in mente - fatti i debiti paragoni - la storica miniserie Nick Fury vs. S.H.I.E.L.D. e offre del potenziale interessante.
Nel mentre, in questo - gradevole e divertente - episodio viene introdotto un altro personaggio preso di peso dai fumetti, Victoria Hand, che presumibilmente giocherà un ruolo importante nel conflitto suggerito, e si riesce, una volta tanto, a fare un po' di strizzatine d'occhio ai malati della continuity (il Triskelion, l'agente Sitwell) senza dover per forza andare a citare The Avengers. La serie sta cercando di avanzare seguendo un equilibrio precario fra la voglia di pescare i miliardi di possibili elementi dalla mitologia Marvel, la necessità di costruirsi una personalità propria e l'imperativo di andarsi a incastonare nella continuity cinematografica senza far casino. Non è semplice, non lo si sta facendo forse nel migliore dei modi, ma tutto sommato, sotto questo punto di vista, io non mi lamento e preferisco l'approccio che hanno scelto, rispetto a un ipotetico insistere sul proporre a ogni puntata il personaggio Marvel della settimana.
Dopodiché, questo episodio recupera e approfondisce i temi della scorsa settimana, mostrando un Fitz in difficoltà per quanto avvenuto nel finale di quell'episodio, e torna di nuovo a sbilanciarsi un po' più sull'umorismo che sul dramma, cosa che immagino non faccia piacere a chi non ama il tono buffonesco della serie, ma che di fondo io continuo a trovare perfettamente coerente con lo spirito che ogni singolo film Marvel - escluso magari l'incredibilmente noioso L'incredibile Hulk - ha avuto fino a oggi. Si vede però anche un Coulson che tenta di proseguire con la linea dura da uomo che segue le regole e prende le decisioni difficili, come negli ultimi due episodi, ma stavolta, messo di fronte alla brutale realtà, si fa due domande. E in questo senso è anche bello vedere che finalmente si rende conto di quanto sia bizzarro il suo rispondere in automatico ogni volta che gli menzionano Tahiti.
La differenza fra film Marvel e DC secondo Leo Ortolani.
Il problema, però, è che la faccenda sulla guarigione di Coulson, che pure in sé sarebbe intrigante, trascinata avanti così, una briciola a settimana, ha veramente scassato i maroni. Ma da tre episodi almeno, fra l'altro. Senza contare che un personaggio con il passato oscuro che si trascina da una puntata all'altra, nascondendo la verità e sventolandotela davanti senza mai concedertela, neanche fosse una compagna di classe a caso alle superiori, già da solo rischia di far innervosire. Quando ci aggiungi i segreti indicibili di Skye portati avanti allo stesso modo, il nervoso si fa certo. Se poi contiamo pure May è finita. Il suo personaggio, per carità, funziona bene così, tutto zitto e facce marziali ("What non expression is this?” battuta carina, dai), ma sarebbe anche ora di spiegarci che cacchio nasconda pure lei. Incentrare tre personaggi su sei attorno ai MISTERIOSI SEGRETI non è sano. Opinione mia, eh. Ad ogni modo, la prossima settimana arriva il crossover con Thor: The Dark World, così perlomeno abbiamo un nuovo film da cui trarre materiale. Sembra che si tornerà a parlare di gente comune che se ne va a male perché esistono i supereroi. Vedremo.
Per la cronaca, il film esce al cinema in Italia mercoledì prossimo, giusto per complicare le cose ai malati di continuity. Ma d'altra parte il telefilm in Italia ancora non lo trasmettono.
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