Gangster Squad (USA, 2012)
di Ruben Fleischer
con Josh Brolin, Ryan Gosling, Sean Penn, Emma Stone
Il fatto di essere cresciuto con la testa infilata nel meravigliuoso mondo dei videogiuochi ha chiaramente deviato il mio cervellino, portandolo a prodursi in associazioni mentali automatiche che hanno poco a che vedere con il mondo normale. Tipo quando stavo guardando Il cigno nero, parte Il lago dei cigni e a me viene in mente il riarrangiamento firmato Amiga 500 di Loom. Ecco, mentre guardavo Gangster Squad, mi è capitata una cosa simile. Nella parte iniziale del film, il capo della polizia di Los Angeles William H. Parker (Nick Nolte) fa presente a Josh Brolin e a noi del pubblico che il suo autista si chiama Daryl Gates. Ora, questa cosa non ha alcuna importanza nel film e sta lì solo per ricordare con del sano name-dropping che ti stanno raccontando (e romanzando) fatti realmente accaduti. Una persona normale sente citare Gates e, magari, si ricorda che quel ragazzo diventerà un leggendario capo della polizia della città degli angeli, considerato il padre dei team SWAT e, per carità, anche un po' famigerato. Io, invece, appena ho sentito le parole "Daryl Gates", ho pensato "toh, quello di Police Quest". Già, perché Gates, da pensionato, collaborò con Sierra Online prendendo in mano quella deliziosa serie di avventure grafiche da malati di mente della difficoltà anni Ottanta - leggendaria la necessità di seguire le procedure ufficiali per fare qualsiasi cosa - e lavorando su quarto episodio e successivi. Ma sto divagando.
Nei mesi scorsi, tutte le volte che ho letto interviste relative a Gangster Squad, ho trovato gente (attori, regista e via andare) che sosteneva di stare realizzando un film ambientato in quegli anni senza mitizzarli, che sarebbe invece stato scritto e girato come se fosse una storia ambientata al giorno d'oggi. Il che, probabilmente, è riassumibile nel fatto che non c'è nebbia dappertutto, volano continuamente pizze e proiettili e quando questo accade si vede parecchio sangue, ossa spezzate, pance spalancate. Insomma, è un film violento e moderno. Certo, poi la fotografia punta tutto sui colori sparati a mille e mi chiedo come si possa sostenere che, dal punto di vista visivo, questo sia un approccio realistico e che non restituisce una visione mitizzata e da cartolina di quei tempi, ma non importa. Il fatto, più che altro, è che quella descrizione non "spiega" veramente il film di Ruben Fleischer. Gangster Squad è sostanzialmente una rilettura in chiave action anni Ottanta/Novanta delle storie da poliziescone serio e un po' noir. Come quando fecero il western gggiovane con Young Guns, se vogliamo. I personaggi sono tutti massicci e ganzi e si esprimono solo per battute del secolo, l'azione è continua, incalzante, ripetuta, le musiche ti gasano, il cattivo è bastardissimo e sopra le righe, i protagonisti non guardano le esplosioni, quando chi c'ha scritto "morto" in fronte muore hai comunque quell'attimo di commozione maschia, anche se lo sapevi dall'inizio, e sul pestaggio finale sei tutto contento perché finalmente il maledetto si becca quel che si merita. È quel genere di film lì, divertente, stupidino, che scorre via pulito e non ti lascia nulla addosso, ma con quest'ambientazione qua. Un Con Air col fedora in testa. E meno divertente di Con Air, per carità.
Il film l'ho visto qua a Monaco, in lingua originale, e do per scontato che metà del divertimento andrà a perdersi con la traduzione dei dialoghi. Comunque, in Italia esce fra un mese, con calma.
3 commenti:
che palle con sti dialoghi in lingua originale!mi sono visto dredd in lingua originale sottotitolato dato che in Italia non esce e le voci di karl urban e soci mi sono sembrate veramente smorte. Forse e l'abitudine di sentire i soliti doppiatori.
A me devo dire che è piaciuto. Alla fine non è nulla di più di un B-Movie con un budget un po' più alto. Il production design poi è bello bello.
@max
Purtroppo Dredd non l'ho visto, magari in quel film hanno semplicemente tutti la voce smorta. :)
Ad ogni modo l'abitudine fa tantissimo. Io sono talmente abituato alla lingua originale che faccio proprio fatica ad ascoltare un film doppiato, è una questione di suono, di modo di recitare e anche di essere abituato a sentire parole che corrispondono al movimento delle labbra. Questo a livello personale, senza entrare nei discorsi su tutto quello che inevitabilmente si perde (accenti, interpretazioni, suono ambientale, battute intraducibili, significati ecc... ) anche con lavori di adattamento fatti bene, figurati con quelli fatti male.
Poi, oh, chiaramente ognuno si regola secondo le sue esigenze. Detto questo, a me piace sempre scrivere in fondo al post come ho visto il film e, se ho considerazioni da fare al riguardo, farle. :)
@Davide
Ma di fondo anche a me è piaciuto e mi ci sono divertito, anche se penso ci fosse il potenziale per fare molto di meglio. Mi rendo conto che a volte le mie argomentazioni sono un po' contorte e non chiarissime, ma in sostanza sono dell'idea che se non ti aspetti il noir serio, ma la smargiassata action, Gangster Squad è bùono. :)
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