About Last Night... (USA, 1986)
di Edward Zwick
con Rob Lowe, Demi Moore, James Belushi, Elizabeth Perkins
Ogni volta che poso gli occhi su un film risalente alla seconda metà degli anni Ottanta, o alla prima dei Novanta, soprattutto poi quando si tratta di pellicole popolari, magari un po' tamarre, comunque "facili", non posso fare a meno di pensare che quello sia il periodo che invecchia peggio di tutti, e da cui del resto non si esce vivi. Quando poi di mezzo non ci si mettono i dolci ricordi, perché A proposito della notte scorsa... non l'avevo mai visto (e, a dirla tutta, non avevo mai visto, forse, un film con protagonista la meteora Rob Lowe), ecco che si fa tutto più complicato. Ma in fondo è giusto così, quando decidi di fare archeologia, sai bene che dovrai sopportare un'estetica, degli stereotipi e un modo di fare che ti sembreranno mortalmente sbagliati, e vai a sapere se invece trent'anni fa funzionavano a meraviglia. Fatto sta che mi sono guardato il film d'esordio di Edward Zwick, uno che andrà a conquistare il suo momento di massima gloria appena tre anni dopo, per poi rimanersene rinchiuso in quell'anonimato dei registi di cui finisci per guardare molti film senza ricordarti mai chi cacchio li abbia diretti. E com'è? Interessante.
Tratto da un lavoro teatrale di David Mamet, e fra i principali responsabili dell'esplosione cinematografica di James Belushi, che di lì a poco sarebbe stato un po' dappertutto, A proposito della notte scorsa... mi ha ricordato parecchio Ti odio, ti lascio, ti... nel suo tentativo di dipingere in maniera credibile e deprimente la nascita, la lenta nuclearizzazione e la conclusione di un amore fra due persone, infilandoci dentro degli elementi da commedia, ma senza virare completamente in quella direzione. Insomma, c'è il dramma. Al di là dell'età dei protagonisti (fra i venti e i trenta qui, fra i trenta e i quaranta nel film con Jennifer Aniston e Vince Vaughn), la differenza principale sta nel fatto che il lato comico risulta qui molto meglio integrato nel tessuto del racconto, senza dubbio grazie a Jim Belushi (soprattutto) ed Elizabeth Perkins, che non fanno solo da spalle, provando invece a raccontare l'impatto che una storia d'amore, coi suoi alti e bassi, ha non solo sui diretti interessanti, ma anche su chi sta loro attorno.
E ne viene così fuori una storia tanto banale, dallo sviluppo inevitabile, quanto interessante perché scritta in maniera credibile e interpretata più che degnamente da quasi tutti, probabilmente anche grazie alla buona direzione di Zwick, che a tratti rende convincente perfino la cartella da scemo di Lowe. Ma solo a tratti. Brevi e circoscritti. I personaggi del film e il loro modo di esprimersi, al di là di qualche tratto esagerato che denuncia in fondo le origini teatrali del racconto, sono bene o male tutti credibili e simili a questa o quella persona che prima o poi ci è capitato di conoscere. E infatti paiono tutti dei cretini un po' in balia di quel che accade. Purtroppo, inevitabilmente, il film è invecchiatissimo. Lo è nell'estetica e nella scelta musicale, davvero difficile da digerire, e lo è anche nella scrittura, con modi di fare lontani anni luce e con certi dialoghi che all'epoca erano magari ganzi, o perfino di rottura, e adesso fanno abbastanza tenerezza. Ma tra le pieghe di una vecchiaia fin troppo evidente, se si riesce ad applicare il filtro, emerge un racconto che in fondo è ancora attuale e si lascia guardare. Certo, ci vuole dello stomaco.
Perché ho guardato oggi, per la prima volta, questo film? Perché me l'ha detto Roger Ebert.
4 commenti:
Ogni volta che poso gli occhi su un film risalente alla seconda metà degli anni Ottanta, o alla prima dei Novanta, soprattutto poi quando si tratta di pellicole popolari, magari un po' tamarre, comunque "facili", non posso fare a meno di pensare che quello sia il periodo che invecchia peggio di tutti
non ti piacciono robocop, rambo, alien, terminator, batman, jurassic parck, i goonies, die hard, arma letale, i gremlins, rocky ecc? Io li riguardo una volta all'anno quando passano in tv. Gli unici che no ho mai digerito sono indiana jones e i ghostbusters.
Robocop è uno dei miei film preferiti di sempre, ma non lo rivedo da non so quanti anni, quindi vai a sapere.
Batman continua a piacermi abbastanza, ma trovo sia invecchiato molto male pure lui (ne ho scritto da qualche parte nel blog, se interessa ^_^).
Jurassic Park, al di là degli effetti speciali un po' invecchiati, è oggi lo stesso (gran bel) film che era allora. Ma infatti, forse, nel post sono stato troppo "definitivo", è chiaro che mi sembra una tendenza generale, ma ci sono eccezioni.
Die Hard e Arma Letale, pure, rimangono eccellenti, nonostante certe pettinature e certi modi di fare oggi un po' improbabili (e che poi sono parte del discorso).
Gli altri film che citi, non sono di quel periodo: Rambo è del 1982, Alien è del 1979, Terminator è del 1984, I Goonies del 1985, Gremlins del 1984, Rocky del 1976. :)
batman l'ho rivisto in blu ray e mi è sembrato eccellente, Soprattutto il pezzo finale con il joker che abbatte l'aereo di batman e la scazzottata nella torre.
Eeee... che ti devo dire, io l'ho rivisto qualche anno fa e mi ha abbastanza deluso, fermo restando che ha sicuramente un sacco di cose azzeccate e, sì, la sequenza col Joker che abbatte l'aereo è uno spettacolo. :)
Secondo me il secondo è decisamente migliore.
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